destionegiorno
Vorrei saperti viva
fuori dalla tua pelle,
o infinita, anima mia
- SOPITA -
D'estasi,
in un... leggi...
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santo aiello
Le sue 516 poesie in Introspezione
| La poesia mi stringeva le labbra
come se afferrasse le parole
sono una stanza vuota, disordinata
da una finestra aperta, porta le foglie
il vento, e i quadri mi fissano lo sguardo
li ho rubati al tempo, come i ricordi
la sedia vuota di me, rosso
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| Quando muore il vento
sparisce tra le foglie
un ultimo sussulto
fa tremare un ramo
e ti volti, più inquieto
mentre
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 | Se io chiamassi vento
l’ombra della sera
se porta addosso, lieve
un altro sottile inverno,
un po di neve cade
quando si chiudono gli occhi
sulle colline amare - gli orizzonti
si rivoltano nelle tasche
in cerca di un amore
edera ancor tenace
-
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 | Le onde, si ripetono assidue
e non c’è stanchezza nel mare
eppure ai piedi porta la carezza
di una riva silenziosa, un amore
solo la notte sa parlare, e tace
la luna è sola, è sola
scrive lettere dal vento,
le appende ai rami, alle foglie
la luna
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| Nero il pozzo, dove finisce
il giorno
nera la voce e la parola
sillaba
di un abisso il nome
nera l’acqua che sfugge
alla notte e poi la terra,
più nera
rifugio di ombre, e trema
quello che non è mai nato
la prima luce, il tempo
nero come
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 | L’abitudine di fissare le cose
come per fermarle nel tempo
e chiedersi ora, e ancora
se tutto questo è perduto
se esiste ancora, la parentesi
che
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 | Due dita di morto, sfiorano le corde
è un suono lontano l’aurora, un ricordo
vorrei ricordarne il canto, l’elevazione
la notte è staticità del tempo
un vascello che scivola nel silenzio
vorrei ricordarne il nome,
due note simili all’acqua, una
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| Mi siedo con i miei demoni la sera
ad ogni appello rispondo presente
ogni tanto qualcuno ha il tuo volto
ma spesse volte solo il mio
ogni tanto qualcuno parla, con la tua voce
altre volte ci dividiamo il silenzio
le sconfitte e i biglietti per la
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| Ho sentito la mia voce
era la voce di un fanciullo
un fanciullo che rideva
la mia voce straniera
io che ho pianto, e da solo
voce che non mi conosci
attaccata alle pareti,
ho sentito il mio silenzio
come il miele e scivolava
sulle grigie torri
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| Tristezza, portami lontano
prendimi per mano e nel sonno
voglio navigarti di notte
camminare tra i morti
aprire la mia bocca oscura
tristezza ora è il tempo
delle luci che calano
e delle barche ombre nel mare
e si sente ancora delle
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| Cosi dolce e irriverente
l’acqua calma del tuo catino
uno specchio silenzioso
si scuote al vento
e mi ridesto, più straniero
dove ieri cadeva la neve
ora un rigagnolo si scuce
mi raccolgo ogni mattino
mi riassumo in fretta
piccole gioie appese ai
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| Era terribile scrivere le poesie
era terribile cercare un consenso
ma quale consenso chiese mai una poesia?
Il cigno si posa sul lago
spiega le sue ali, e sfiora
non chiese nulla al vento
che lo portò lontano
il cigno è un velo bianco
ora steso
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 | Non so, se questa luce
mi muoia dentro o fuori
ne sento l’abbandono
il lento e lungo addio
si muore in lontananza
si sfiora l’eterno
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 | E scrivendo,
mi si capovolse il cielo
camminavo tra i morti
con la bocca chiusa
ombre ombre dove siete
s’oscura il tempo, più di ieri
la notte si apre come una ferita
apre la sua bocca profumata
resta il silenzio delle foglie
immobili e prive di
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| Non ero un gabbiano
in quell’altra vita
forse ero un vento
o la luce dell’alba
o forse, ero un fruscio
di foglie, di mani che si sfiorano
ma di certo non ero un gabbiano
e neppure un aquilone
forse ero il vento
o l’idea che rimane
dopo uno
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Oltre Oltre la porta (Riflessioni) |
Destino La ricerca della felicità ("Tra i diritti inalienabili dell’uomo: la tutela della vita, della libertà e la ricerca della felicità" Thomas Jefferson (1743-1826) (Sociale)) |
Bianca Tema libero |
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